martedì 22 giugno 2010

Carta abrasiva e nastro biadesivo: insieme per spianare.

La carta abrasiva attaccata ad un supporto piano è un metodo valido per spianare le suole delle pialle metalliche e migliorarne sensibilmente le prestazioni. Solitamente sono solito utilizzare della colla in confezione spray che permette un incollaggio valido ma reversibile in modo da poter sostituire facilmente l'abrasivo quando questo si è esaurito. L'unico inconveniente è che la colla lascia dei residui sulla lastra di vetro che vanno ogni volta ripuliti con alcool. Una valida alternativa è quella di utilizzare del nastro bi-adesivo che garantisce un'ottima presa e quando viene staccato non lascia alcun residuo sul vetro, velocizzando le operazioni di sostituzione.



Se non si riesce a trovarne largo quanto la striscia di carta abrasiva da utilizzare, si possono accostare due lembi più stretti e formare un letto adesivo delle giuste dimensioni. Lo spessore del nastro adesivo è minimo e non influisce sul grado di planarità utile al lavoro di spianatura.

5 commenti:

  1. Ciao Giuliano, io di solito uso l'aquaragia per togliere i residui di colla spray e trovo che sia un'operazione piuttosto veloce: metto qualche goccia di acquaragia con uno straccio di carta la spargo su tutta la colla, lascio agire meno di un minuto e poi la tolgo con lo stesso straccio usato per spargerla.
    Però in realtà con questo commento volevo chiederti un'altra cosa: fino a che numero conviene rettificarsi le pialle in casa?
    Io sto rettificando la suola e un fianco di una no.5 e mi sto rendendo conto che si tratta di una operazione molto lunga e anche abbastanza costosa perchè dopo, più o meno, una trentina di passate sulla carta vetrata, questa non lavora più efficacemente e mi tocca sostituirla con una nuova.
    Ho provato diverse marche di carta abrasiva (di solito uso una grana 60 o 80), ma durano tutte relativamente poco, probabilmente la ghisa è molto usurante.
    Ogni tanto si formano dei grumi sulla carta abrasiva che impediscono che facendo spessore impediscono alla suola di entrare in contatto con l'abrasivo fresco e io tolgo questi grumi con una spazzola, ma il problema del veloce consumo della carta permane.
    Ecco, la mia domanda è da quale numero di pialla in poi conviene rivolgersi ad una ditta di rettifiche invece di farsi il lavoro in casa? Fino a che punto il gioco vale la candela?
    Ciao e scusa se sono stato un po' lungo.
    Ancora complimenti per questo blog, continua così.

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  2. Ancora ciao, Giuliano, rileggendo il mio commento precedente mi sono accorto di aver saltato qualche passaggio logico risultando così un po' confusionario.
    Dunque, io fino ad oggi ho spianato la suola di due no. 4 e una block.
    Non è mai stato un lavoro breve ma nemmeno molto lungo.
    Io uso una lastra di vetro spessa 1 cm e abbastanza lunga da potervi incollare due fogli di carta abrasiva.
    Di solito parto da una grana 60 poi passo all'80 e qualche volta finisco con una 100.
    Solitamente mi occorrono dai 6 ai 10 fogli di carta abrasiva.
    Attualmente sto spianando una no. 5 e il lavoro è molto più lungo e ha richiesto finora più carta abrasiva dei precedenti.
    Quindi immagino che quando dovrò spianare una no. 6 (o superiori) il lavoro sarà ancora più lungo e dispendioso, perchè comunque la carta abrasiva non è che la regalino.
    Quindi sto valutando l'idea di farlo fare a qualche ditta che si occupa di rettifiche di precisione.
    Tu ti sei mai affidato a qualcuna di queste ditte per far rettificare la suola (ed eventualmente anche i fianchi) di qualche tua pialla?
    Se la tua risposta è affermativa, puoi dirmi che prezzi praticano orientativamente?
    In modo da poter capire fino a che punto val la pena farsi il lavoro in casa.
    Grazie e scusa ancora per la lunghezza dei commenti.
    Ciao, Andrea.

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  3. Ciao Andrea,
    Secondo me l'approccio giusto dipende molto dalle condizioni dela suola. In generale posso dirti che ho spianato sulla carta abrasiva attaccata al vetro anche delle n°8 senza particolari problemi (certo con alcune ore di duro lavoro) e, a dirti il vero, non mi sono mai servito di una rettifica professionale. Può darsi che hai trovato una n°5 particolarmente rovinata o che ha preso qualche forte colpo alla suola. Per quanto riguarda la carta è meglio non scendere al di sotto della 80 in quanto a fronte di un vanaggio modesto nella velocità di abrasione, si corre il rischio di strofinare la suola su di una superficie troppo irregolare. Per quanto riguarda i costi non ho idea quanto venga una rettifica ma non credo meno di una ventina di euro, sicuramente di più di un paio di rotoli da 5 mt di carta abrasiva. Io uso quella economica e trovo che soddisfa l'ottenimento di una superficie piana.

    Giuliano

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  4. Ciao,
    ottimo articolo, complimenti.
    Questo metodo va bene anche per l'affilatura di ferri e scalpelli.
    Ne approfitto per farti un altra domanda.
    Ho una moving fillister la cui suola è molto usurata soprattutto in punta, ritieni sia il caso di rettificarla?
    Fino ad oggi non l'ho fatto per la paura di modificare qualcosa nell'assetto.
    Cieo e Grazie.

    Ignazio

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  5. Ciao Ignazio,
    una suola ben spianata è naturalmente essenziale per il buon funzionamento anche delle sponderuole. Il problema, specie con le pialle in legno, è che non si può spianare molto, pena l'allargamento eccessivo della bocca. Se ci sono delle scheggiature in punta meglio lasciarle così oppure ricostruire con dei pezzi di legno nuovi.

    Giuliano

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