sabato 5 novembre 2011

Finalmente una infill

Eh sì, ho aspettato qualche anno prima di procurarmi una pialla di questo tipo, da tutti ritenute tra le migliori. Viste le quotazioni a cui arrivano le più blasonate (Norris, Spiers etc.), mi sono "accontentato" di una pialla probabilmente auto-costruita.


Questo esemplare è lungo quasi 8 pollici (circa 20 cm); il corpo pialla ha la forma tipica delle pialle da finitura Britanniche (coffin), con inserti in mogano e un manico in mogano del tipo chiuso. Ha un peso di 1,8 kg, ben 400 grammi in più di una Stanley 3che ha grosso modo la stessa lunghezza.
La leva che blocca la lama in posizione è in ottone, così come la vite di serraggio. Una placca di ottone è avvitata sull'inserto anteriore, probabilmente per dare un ulteriore tocco estetico (peraltro discutibile).La lama (2 1/8 "/54mm) è marchiata HEARNSHAW BROS (1881-1960).


L'attrezzo era in ottime condizioni, nonostante alcuni segni del tempo e qualche vecchia riparazione. In particolare sembra che il manico sia stato riparato o sostituito. Comunque sia esso è stato rinforzato mediante viti, nascoste da appositi tappi e risulta molto solido. Per tale motivo ho deciso di lasciare la pialla nelle sue condizioni originali, preoccupandomi solo di lama e suola che hanno richiesto l'attenzione necessaria a rimettere l'attrezzo in grado di funzionare.
A differenza delle pialle metalliche classiche (tipo Bailey), la lappatura della suola tende ad aprire la bocca, per cui occorre agire sulla suola solo se strettamente necessario e con grande cautela.

Nel mio caso la suola è risultata quasi perfettamente piana ed il lavoro di lappatura su una carta abrasiva da 180 non ha avuto praticamente conseguenze sull'ampiezza della bocca, peraltro davvero stretta (appena 0,25 mm). La seduta della lama è a 45°. Lo smusso della lama era a circa 30° e così l'ho riaffilato, senza microbevel. Il controferro ha richiesto un po' di lavoro di spianatura della parte aderente alla lama e di lucidatura della parte rompitruciolo.





Ho smussato la lama alle due estremità del tagliente per evitare che la stessa possa lasciare solchi sui pezzi da piallare. Anche gli spigoli della suola sono stati arrotondati strisciando la pialla inclinata sulla carta abrasiva. La bocca ha richiesto un piccolo intervento con la lima per uniformarne l'apertura rispetto al tagliente.















Circa 4 ore di lavoro e poi........................


4 commenti:

  1. Ciao Giuliano,
    è davvero bella, complimenti per l'acquisto.
    I fianchi son fissati alla suola mediante le classiche code di rondine, vero?
    Non dev'essere facile fare questo tipo di giunzione coi fianchi curvi tipici delle coffin...
    Anche a me la placca appare di dubbio gusto.
    Secondo me è stata applicata successivamente, perchè la pialla è fatta con molta cura, mentre la placca, con quelle viti scentrate, sembra messa da uno mica tanto puntiglioso.
    Hai provato a rimuoverla?
    Magari sotto c'è una cavità con dentro una mappa del tesoro o dei diamanti... :-)
    La lama è tapered o parallela?
    Comunque complimenti ancora per aver trovato il tuo oggetto dei desideri.
    Il mio è una Record T5 e chissà che stanotte non si avveri anche il mio di desiderio. :-)
    Ciao,
    Andrea

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  2. Anche guardando con attenzione non ho potuto trovare delle code di rondine tra fianchi e suola. La lama è parallela e con una bocca così stretta è una scelta obbligata.
    Un diamante sotto la placca di ottone? Sai che mi hai incuriosito? Ma non credo che la rimuoverò!
    Ciao
    Giuliano

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  3. Errata Corrige! Le code di rondine ci sono! Sono fatte talmente bene che è difficile vederle anche ad occhio nudo.

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    1. Ciao Giuliano,
      effettivamente le code di rondine fatte su due metalli uguali quando sono rettificate, limate, o anche spianate con la carta vetrata si uniformano completamente e spariscono alla vista, lo dico perchè sto tentando la costruzione di una infill in metallo.
      Quello che temo è che con l'uso e gli urti che bene o male dovrà subire la pialla ritornino visibili, nel qual caso vorrebbe dire che la ribattitura delle code forse non è stata sufficente, ovviamente sto parlando della mia.
      ciao vittorio

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