Un po’ di tempo fa rimasi colpito da questa tecnica per unire di costa
delle tavole senza utilizzare colla, in modo stabile e senza la
possibilità che gli elementi possano in qualche modo separarsi.
oggi per la prima volta ho avuto l’occasione di metterla in pratica e ho
fatto qualche foto. Il tutto si basa su incastri a tenone e mortasa e
inserimento di spine con fori sfalsati (drawboring).
Ecco le due tavole da unire:
Traccio le mortase
Preparo i tenoni flottanti
Taglio le mortase
Inserisco i tenoni
Foro e inserisco una spina
Accoppio le tavole e segno il punto di foratura sul tenone
Foro il tenone con uno sfalsamento di circa 1 mm e riaccoppio.
Inserisco quindi la spina sul secondo elemento: i fori sfalsati spingono fortemente le due tavole l’una verso l’altra.
Tale tecnica può tornare utile in ambienti molto umidi (ad esempio per le costruzioni in esterno) dove la colla potrebbe cedere.
E’ un processo che richiede del tempo ma ha il vantaggio di poter avere
un pezzo subito disponibile, senza dover aspettare che la colla si sia
seccata.
mercoledì 18 ottobre 2023
Unione di costa senza colla
giovedì 21 settembre 2023
Nuova Jack Plane
C’era una volta un……..Re! -Direbbero i bambini a cui si sta leggendo una
favola- No! C’era una volta un pezzo di faggio! Ben stagionato e
giacente da qualche anno, ricoperto di polvere e segatura, in un angolo
del laboratorio.
Così ne è uscita fuori una Jack plane di cui ho provveduto a documentare
tutta la fase di realizzazione, che condivido anche per invogliare a
costruirsene una da sè.
Il pezzo di faggio utile per costruire una pialla da banco in stile
classico va squadrato ad una sezione di ca. 70x70 mm e con lunghezza
(per una jack) intorno ai 50 cm (la lunghezza alla fine del lavoro da
aggiustare a ca. 17”).
Avevo a disposizione una vecchia lama con contro-ferro, marchiata Marples, serie “Shamrock”, garanzia di sicura qualità…
La posizione della bocca va fissata a ca. 15 cm dal fronte della pialla:
Tracciamo sul fianco e sulla parte superiore del corpo i riferimenti geometrici per scavare la buca:
Comincio a scavare da sopra utilizzando un bedano largo circa 1/2
rispetto alla larghezza della buca; un riferimento (come una falsa
squadra) pari all’inclinazione della seduta (in questo caso 45°) è
importante per tenere sempre lo scalpello leggermente fuori angolo e non
correre il rischio di inclinarlo più del dovuto.
Procedendo sia dal lato della seduta che da quello del suo fronte si
arriva a circa 2/3 della profondità dello scavo e si comincia a definire
la bocca dal lato della suola per 5-6 mm, abbozzando già grosso modo
gli angoli che otterremo alla fine.
Il fondo dell’abbozzo della bocca costituisce una buona guida per
praticare dei fori con una punta da 3 mm che ci aiutano sia a definire
meglio l’apertura, sia a guidare il continuo dello scavo dalla parte
della buca (nel frattempo compare anche la tracciatura per la vite del
contro-ferro):
La seduta viene pareggiata al suo valore di angolo definitivo con uno
scalpello lungo e (agendo dalla parte della suola) viene definita la
bocca con i corretti angoli anche per il fronte bocca:
Procedo al taglio degli alloggiamenti per cuneo e lame, utilizzando una
sega sottile (riconoscerete la piccola sega giapponese che ogni tanto si
trova da LIDL), usando prima la seduta come guida e poi un cuneo che
mima l’angolo voluto (circa 10°):
Con gli scalpelli ricaviamo gli alloggiamenti e rifiniamo utilizzando una lima appositamente costruita allo scopo:
Una volta che ci assicuriamo che la lama possa essere inserita con poca
tolleranza ma liberamente non resta che rifinire le superfici interne,
tagliare le guance e gli “occhi” utilizzando lime da carrozziere,
scalpelli, sgorbie:
Il manico (mogano) viene disegnato e tagliato con la nastro dopo aver forato con una Forstner nei punti di maggiore curvatura:
Viene predisposta una mortasa sul corpo pialla e il manico incollato in sede; con una vastringa pareggio il piede:
La suola viene spianata con un’altra pialla più lunga e gli spigoli superiori del lati lunghi bisellati a piacimento:
Il cuneo (mogano) viene costruito nel design classico e aggiustato a
mano per prove e tentativi fino ad ottenere una perfetta tenuta:
Erano anni che volevo far realizzare un timbro a fuoco in ottone, così ho disegnato un logo e……:
Qualche foto di rito:
Per la prova del truciolo breve filmatino:
Ciao e non esitate a chiedere qualche altra info sul processo costruttivo.