mercoledì 16 febbraio 2011

Tavola da taglio (Cutting board)



 
 La tavola da taglio o "guida seghe" è un accessorio tanto semplice quanto utile in ogni laboratorio di falegnameria. La sua costruzione è veramente semplice e non richiede nè materiali particolari (del legno di scarto andrà bene, meglio se duro) nè una precisione da ingegneri nel realizzarlo.






 Il pezzo principale è costituito da una tavoletta dello spessore di un pollice (2,54 cm) larga 25 cm e lunga circa 30 cm. Alle due estremità, sulle faccie opposte, sono avvitati e/o incollati due listelli ben squadrati di sezione di 3 x 3 cm (naturalmente le dimensioni sono personalizzabili a seconda delle esigenze). Il listello situato sulla faccia posteriore serve a tenere l'attrezzo fermo contro il bordo del banco da lvoro, quello sulla faccia superiore è deputato a tenere ben saldo il pezzo durante il taglio.
Il listello che tiene il pezzo è più corto di un paio di cm rispetto alla larghezza della tavoletta, in modo da fornire spazio di azione alla sega (tipicamente si utilizza una sega a dorso).
La mano che non tiene la sega (nel mio caso la destra, più frequentemente la sinistra) terrà ben fermo il pezzo in lavorazione spingendolo contro il listello di supporto. Allo stesso tempo questa spinta terrà l'attrezzo ben fermo contro il banco bloccando il tutto in maniera molto efficiente.
Utilizzando un taglio a mano libera, la tavola da taglio è deputata di solito all'utilizzo nelle fasi preliminari della lavorazione, riservandosi  di rettificare in un secondo momento se si vogliono ottenere dei pezzi perfettamente squadrati, però.........girovagando in rete, in un video realizzato da Roy Underhill e Chris Schwarz,.....ho scoperto un trucchetto davvero sorprendente che aiuta ad ottenere un risultato sensibilmente migliore. Questo metodo sfrutta la capacità della lama della sega di riflettere a specchio gli oggetti, compreso il nostro pezzo da tagliare. Se si guarda la lama si osserverà come il fuori squadro in entrambe le dimensioni determinanti per la esatta squadratura, provochi una distorsione dell'immagine e come sia abbastanza facile posizionare la sega nel modo corretto facendosi semplicemente guidare dall'effetto ottico della superficie a specchio. Ebbene ho provato e ......funziona sul serio!!
Ecco le immagini  del primo pezzo appena tagliato con questo metodo senza alcuna tracciatura. Solo in una delle due dimensioni del taglio (prima foto) si nota un leggerissimo fuori squadro. Davvero promettente!!

martedì 1 febbraio 2011

Nella botte piccola......

.....C'è il buon vino!!


 La Stanley 101 è uno di quei pialletti che sfuggono all'attenzione e alla considerazione di molti. E' lunga appena 3 1/2" e monta una lama larga appena 1". Fu prodotta dal 1877 al 1962.

Quando fu messa in commercio fu offerta come pialla giocattolo, non prevedendo il notevole successo che avrebbe avuto. In effetti anch'io l'ho snobbata per qualche anno, parcheggiandola sulla sua mensoletta fino ad oggi, cioè fino a che non mi siè presentata la necessità di utilizzarla. Ho dovuto infatti rifinire gli angoli di una cornice fissata con colla e chiodini. Lo spazio utile non ha permesso l'utilizzo della classica block (in questo caso la 9 1/2) a causa della vicinanza dei chiodi ai due lati della giuntura che avrebero messo a rischio l'integrità del tagliente 




Uno spazio perfetto invece per la 101 che ha svolto il suo primo compito al mio servizio nel migliore dei modi. Naturalmente ha avuto bisogno delle classiche cure basilari: affilatura del ferro (ho realizato un unico smusso a 30°) e spianatura della suola. 
L'ho testata su mogano e frassino. Non ha battuto ciglio!!