domenica 27 giugno 2010

Riparazione di un corpo pialla lesionato

Le pialle sono attrezzi spesso destinati a sfidare il secolo, continuando a dare soddisfazioni a chi le usa.
E' per questo che quando succede che accidentalmente si danneggiano il responsabile del danno si sente particolarmente in colpa, per aver interrotto una vita centenaria. L'unico parziale sollievo che può esserci è la riparazione.
La caduta accidentale di una pialla in ghisa spesso determina una lesione nel punto di maggiore fragilità, cioè sui fianchi, in corrispondenza della bocca. Questo è accaduto alla mia stanley #3.
Ascoltati diversi suggerimenti, ho messo a punto questo sistema per saldare questo tipo di lesione, che è risultato particolarmente semplice ed efficace.
Dopo aver opportunamente morsettato il corpo della pialla, in modo che le due parti da un lato e l’altro dalla lesione non possano allontanarsi, si eseguono dei fori di 4 millimetri (cioè di poco più grande degli elettrodi che misurano circa 3,5 mm) lungo la lesione.












A questo punto, avendo precedentemente opportunamente riscaldato la ghisa con un cannello o un fuoco qualsiasi, si procede all’arco saldatura. Ho usato una piccola saldatrice inverter con degli elettrodi specifici per la ghisa. In effetti si tratta semplicemente di riempire i fori eseguiti, con una certa abbondanza, cosa molto più semplice che riempire un solco concavo, che invece richiede una certa esperienza. (Nella foto avevo già dato qualche colpo di lima; avevo dimenticato di fare la foto appena finito di saldare).

Ho proceduto quindi a spianare la suola e i fianchi, che sono risultati comunque da subito quasi del tutto allineati. Ed eccola tornata all’antico splendore (o quasi) e a produrre i consueti sottilissimi trucioli.


1 commento:

  1. Ciao Michele,
    grazie per questo ottimo contributo. E' un problema che credo sia capitato a molti quello di dover riparare una pialla rotta in quel punto e l'idea dei fori di invito per la saldatura mi sembra davvero efficace.
    Giuliano

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